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Benessere fisico

Infortunio post maratona: come recuperare

Ormai è evidente: il runner Fabio Giudici è di casa qua su SportsShoes. Abbiamo stabilito un profondo sodalizio con lui che va avanti da mesi, ed è davvero entusiasmante fornirgli il kit e il supporto di cui ha bisogno per poi vederlo sfrecciare sulle strade europee raggiungendo le sue vittorie e i suoi record personali. È come se vincessimo anche noi insieme a lui!

Tuttavia, come diceva il musicista ungherese Franz Liszt, "la pena e la grandezza sono il destino dell’artista" e Fabio ha dovuto affrontare un ostacolo impegnativo proprio durante la sua performance alla Maratona di Siviglia tenutasi a Febbraio di quest'anno: un brutto infortunio al ginocchio che lo ha costretto ad abbandonare la competizione in anticipo.

Dopo un primo articolo su come gestire un infortunio nel momento stesso della gara e nei giorni successivi, oggi Fabio ci racconta come sta gestendo questo infortunio dopo diverse settimane, e come ha dovuto modificare i suoi allenamenti e il modo in cui si approcciava alla corsa.

Come ci si sente dopo aver abbandonato la preparazione di una maratona dopo aver chiuso le settimane più impegnative?

Non bene. Sospendere la preparazione per una maratona non è facile, specialmente se sei all’80% del lavoro e già pregusti il periodo di tapering e la gara. Nonostante sia un'eventualità messa in conto dall'inizio, non mi aspettavo che questo infortunio mi avrebbe fatto nascere dei dubbi sulla prossima maratona, portandomi a chiedere se riuscirò a sopportare gli allenamenti e le corse quotidiane. Sono sicuro che questa sensazione sparirà pian piano, ma ora è ben presente, come se temessi un ritorno del dolore con conseguente nuova sospensione degli allenamenti. È parte del processo di crescita di un atleta: quello di riconoscere e affrontare le proprie insicurezze…avrei però preferito leggerlo piuttosto che doverlo scrivere.

Come sono i primi allenamenti dopo un mese e mezzo di stop forzato?

Gli allenamenti sono ripresi gradualmente: ho iniziato con uscite molto brevi (5/6km) e lente per riabituare il fisico allo sforzo, un’educazione al carico di lavoro progressiva. Quando sono riuscito a correre senza problemi per sei giorni consecutivi (dopo circa tre settimane dalla prima uscita) ho iniziato ad aumentare prima i chilometri e poi l’intensità, mantenendo sempre un carico di lavoro molto ridotto rispetto ai miei standard pre-maratona ma che sul momento mi son sembrati comunque faticosi. Il lavoro di potenziamento specifico in palestra è andato via via diminuendo lasciando spazio alla corsa su strada o in pista.

In foto: Fabio Giudici mentre indossa la Mizuno Wave Neo Wind. Foto di Phil Gale.

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Quali sono stati i problemi al rientro negli allenamenti e come sono stati affrontati?

Il principale problema che sto riscontrando è una mancanza di elasticità muscolare e articolare, soprattutto a livello di caviglie: mi accorgo che la mia corsa è ancora rigida, un po’ legnosa. La pianificazione graduale del rientro, preceduta da una fase di “introduzione al rientro” consistita in esercizi\potenziamento mi ha permesso di limitare i problemi fisici. Nonostante fossi consapevole di star correndo più lentamente, è stato uno "shock" guardare l'orlogio segnare 4:15 quando prima lo stesso percorso lo terminavo in 3:40. Cominci a farti domande: tornerò allo stesso livello di prima? Quanto mi costerà? Quanto impegno dovrò metterci? Mi sprono dicendomi che devo concentrarmi sul passo successivo da fare, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana.

Che aspettative hai per il resto della stagione?

Per ora non ci sono molte aspettative: ho intenzione di ritornare a competere, e ho segnato l'inizio del mio "rientro" partecipando a una 10km su strada in Svizzera su un percorso vallonato: sono riuscito a conquistare il secondo posto con un tempo in linea alle prestazioni quando ero al massimo della forma fisica, con la differenza che sono rientrato da un infortunio. Diciamo che le sensazioni sono state positive e hanno aiutato a cancellare qualche dubbio e qualche timore. I prossimi passaggi saranno la costruzione di una buona base di velocità per puntare a una 10km in pista su cui attaccare il mio record personale. Tutto ciò con l’obiettivo di tornare alla mia distanza preferita in autunno\inverno.

In foto: Fabio Giudici con la Mizuno Wave Rider 26. Foto di Phil Gale.

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Grazie Fabio per averci concesso questa intervista! Potete seguire tutte le sue avventure sul suo profilo Instagram qui.

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